/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Città del vino, la vite entra nei piani regolatori città

Città del vino, la vite entra nei piani regolatori città

Presentati a Genzano quelli messi a punto da alcuni Comuni

ROMA, 19 ottobre 2015, 13:19

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Le buone pratiche agricole diventano strumento di pianificazione territoriale. In particolare con le Città del vino la vite entra nell'Urban Planning. Lo rende noto un comunicato delle Città del vino, sottolineando che a Genzano di Roma sono stati presentati i Piani Regolatori adottati da alcuni Comuni a vocazione vitivinicola, come Bomporto (Modena), Tollo (Chieti), Pramaggiore (Venezia), Castelvenere (Benevento) e Sizzano (Novara). "Dopo il terremoto del 2010 ci siamo messi attorno a un tavolo per il rilancio del nostro territorio, che è avvenuto attraverso l'adozione del Piano Regolatore delle Città del Vino - ha ricordato il sindaco di Bomporto (Mo), Alberto Borghi -. Questo strumento di pianificazione urbanistica e rurale stabilisce buone pratiche di utilizzo del territorio: in ambito agricolo, edilizio, commerciale, dei servizi, nella gestione del verde, etc. Oggi, però, avere una buona programmazione urbanistica non basta più, infatti stiamo progettando un distretto produttivo del Lambrusco che coinvolga gli enti, le imprese, i consorzi e tutti gli attori dell'area modenese. Contemporaneamente per sviluppare la chiara percezione di essere in una Città del Vino tra gli enoturisti che arrivano a Bomporto stiamo mettendo a punto con l'Associazione un manuale operativo che ci distingua da qualsiasi altro Comune attraverso segni di identità visiva, segnaletica, accoglienza qualificata degli operatori turistici, coinvolgimento delle cantine, apertura a progetti specifici dei cittadini". Un altro esempio di forte condivisione arriva da Valdobbiadene (Treviso), paese simbolo del territorio del Prosecco Superiore.

"Il buon lavoro con gli altri Comuni della Docg ci ha portato a sostenere tutti insieme sia la candidatura Unesco delle colline del Prosecco Superiore che la candidatura al concorso per diventare Capitale Europea del Vino 2016 - ha dichiarato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene - Questa visione ampia, riferita a un territorio storico e di pregio come il nostro, ha consentito ai Comuni del territorio di approvare anche un regolamento condiviso di polizia rurale per le buone pratiche e l'agricoltura sostenibile. Tra le misure è prevista una notevole riduzione dell'uso della chimica tra i filari, a vantaggio della salute e della qualità. Stare in rete conviene - ha concluso Fregonese -il progetto delle Città del Vino è una bella opportunità". "Abbiamo dimostrato che fare buona programmazione del territorio consente di risparmiare anche in oneri di costruzione - è intervenuto il sindaco di Tollo (Chieti), Angelo Radica -. Il nostro Piano Regolatore delle Città del Vino tutela l'84 per cento del territorio, uno tra i più vitati d'Italia, con l'obiettivo di valorizzare le aree rurali anche in funzione turistica e di favorire l'edilizia con misure di efficienza energetica, con premi alla bioedilizia e risparmio di consumi domestici. Un bene per tutti. La politica dei vincoli se condivisa non deve intimorire - ha concluso Radica -. Infatti chi mi diceva che con il nuovo Prg di Tollo avrei perso consenso si è dovuto ricredere. Nonostante le aspettative di essere sommersi di osservazioni contrarie ne abbiamo ricevute appena 31 e di queste 27 chiedevano un passaggio d'uso dei terreni da edilizio ad agricolo. Avevamo visto giusto". Il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, si è rivolto ai sindaci ribadendo le ultime misure del governo per gli enti locali previste dalla legge di stabilità. E cioè: i Comuni che hanno il bilancio in attivo potranno fare investimenti fuori dal patto di stabilità, fino a un miliardo di € complessivi a livello nazionale; lo sblocco dei pagamenti dei debiti se il Comune ha liquidità; e infine nessun ulteriore taglio ai trasferimenti per gli enti locali". Novità in arrivo anche sul testo unico di legge del vino, il primo in Italia che in ambito agricolo raccoglierà tutte le normative sul mondo vitivinicolo. Ne ha parlato Massimo Fiorio, vicepresidente della commissione Agricoltura della Camera.

"Entro l'anno dovremmo portare a compimento questo lungo passaggio: su ottanta articoli oltre cinquanta sono stati esaminati - ha sottolineato Fiorio - Vogliamo introdurre la storia del vino anche sui banchi di scuola e fare un'operazione culturale che riposizioni il nostro maggior prodotto identitario, purtroppo equiparato alle bevande alcoliche in nord Europa. Il testo unico sul vino è un grande passo avanti, sia per la semplificazione e gli aggiornamenti sulla pratiche vinicole a favore della produzione che per la valorizzazione. Il vino è per l'Italia un prodotto identitario, nostro fiore all'occhiello. Anche per questo - ha proseguito Fiorio - siamo firmatari di una proposta di legge sul riconoscimento del patrimonio viticolo come bene culturale, sull'esempio della Spagna e della Francia. La proposta potrebbe entrare nel testo unico sul vino con un riconoscimento ai vitigni autoctoni".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza