Sul fronte consumi il comparto ha segnato un valore di 454 milioni di euro (-7,59% sul 2019) con un impatto di rilievo sulla provincia di Sondrio di 214 milioni di euro (-8,78%) per un settore che conta 1400 occupati. La Grande distribuzione organizzata (Gdo) si conferma il principale canale di vendita.
E' segnalato che l'acquisto del prodotto in vaschetta è cresciuto in termini assoluti (+2,3% sul 2019) con oltre 6 mila tonnellate, cioè il 50% della produzione totale di Bresaola della Valtellina Igp. L'export rappresenta il 7% della produzione, con un valore di 18.500 milioni di euro. Nel dettaglio sono state esportate poco meno di 900 tonnellate di Bresaola della Valtellina Igp, con un calo oggettivo, causa pandemia, rispetto al 2019 (-29%), di cui il 72% nei Paesi Ue e il 28% nei Paesi extra Ue. "Il 2020- commenta Franco Moro, presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina- non è stato un anno semplice. Dopo un secondo trimestre dell'anno preoccupante , in corrispondenza del primo lockdown , nel corso dell'estate, già a partire da giugno, c'erano stati segnali promettenti di ripresa. Poi, con il ritorno della seconda ondata di ottobre i numeri sono tornati in calo. Tra le cause ovvie, c'è soprattutto l'importante riduzione dei consumi fuori casa".
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