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Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola

Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola

Consorzio pugliese Nuvaut, si studia anche forma degli acini

ROMA, 12 settembre 2018, 13:49

Redazione ANSA

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Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Produrre nuove varietà di uve da tavola interamente italiane per rendere sempre più competitivo un prodotto e un territorio come la Puglia già leader di mercato. E' l'obiettivo dell'accordo sottoscritto dall'ente di ricerca agroalimentare Crea e il Consorzio produttori Nuove Varietà di Uva da Tavola, grazie al quale i nuovi grappoli saranno sugli scaffali a partire dal 2021. "Si tratta del primo esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per l'uva da tavola - dichiara il presidente Crea Salvatore Parlato - che mette a fattore comune risorse e competenze della ricerca pubblica e dei produttori privati, nell'interesse di un made in Italy integrale, dalla ricerca al prodotto finale, che confidiamo di esportare anche ad altre importanti filiere". I ricercatori, spiega il direttore del Centro Viticoltura e Enologia del Crea Riccardo Velasco, stanno studiando da anni nuove varietà con e senza semi, caratterizzate da croccantezza, ottima resa e resistenza alle malattie.

Successivamente, sempre attraverso il miglioramento genetico, si potrà intervenire anche su altri aspetti come forma e dimensione degli acini, aromi e tenore degli zuccheri. A dettare le regole, infatti, sono i gusti dei consumatori da perseguire attraverso l'offerta di un prodotto italiano al 100%, sempre più diversificato e originale, in grado di competere sul mercato; si tratta di una sfida ambiziosa soprattutto per produttori medi e piccoli. Un accordo che, come ha affermato l'amministratore unico del Consorzio, Giacomo Suglia, favorisce l'innovazione e la rende più accessibile alle imprese. Infatti, le prime 12 nuove varietà messe a punto dal Crea saranno portate nelle aziende del Consorzio per poter meglio studiare le tecniche di produzione.

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