Tale condizione, sottolinea Coldiretti E-R - favorisce il moltiplicarsi di insetti come la cimice asiatica "che nel Nord Italia sta devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni alle produzioni e un pesante impatto occupazionale". L'associazione denuncia una situazione già "drammatica", con alcune aziende emiliane che hanno perso anche la totalità della produzione di pere. In regione si stimano perdite tra 80 e 100 milioni di euro, provocate principalmente da danni da cimice e dal fungo dell'alternaria. Per fermare l'invasione della cimice asiatica Coldiretti chiede il via libera del Ministero dell'Ambiente alla vespa samurai, naturale predatore della cimice ma anch'essa specie non autoctona.
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