Compie 60 anni l'Associazione dei giovani di Confagricoltura (Anga), punto di riferimento per 12 mila imprenditori agricoli under 40 in tutta Italia. Un anniversario importante per Anga che nasce il 27 gennaio del 1958, celebrato con una giornata di lavori con gli oltre 200 quadri dirigenti arrivati a Roma. L'obiettivo è fare il punto su scenari e prospettive future su un settore in costante evoluzione, dove la parola d'ordine è qualità e sostenibilità.
"Le imprese giovani sono il motore dello sviluppo - ha detto il presidente Anga, Raffaele Maiorano aprendo i lavori - abbiamo voluto porre l'accento su 60 anni di agricoltura giovane, di qualità e sostenibile, sui quali si giocherà il futuro". Il presidente ha quindi apprezzato l'attenzione della Governo verso l'imprenditorialità under 40, nel ricordare un passaggio del contratto di governo delle forze di maggioranza dedicato a questo tema. Un settore che negli anni ha cambiato volto, con il 50% in meno di superficie agricola utilizzata e di allevamenti zootecnici, ma con molte più produzioni olivicole, viticole e legumi. "Abbiamo introdotto nuove varietà come gli avocadi, il lime e la quinoa - ha fatto notare Maiorano - stimoli e risposte che seguono i tempi con la nostra Associazione in prima linea". Quanto alle sfide future, il presidente ha ricordato come i temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile tocchino innanzitutto il settore primario. "Siamo consci del ruolo che ha l'agricoltura", ha concluso Maiorano, nel precisare che "il modello di sviluppo sostenibile studiato proprio per l'agroalimentare permetterà facilmente di misurare la conformità per l'agrobusiness, per permettere alle imprese di riuscire ad orientare le loro attività, in modo da migliorare la sostenibilità rendendola un0opportunità di business".
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