/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Grano duro, stime in rialzo per i maggiori Paesi produttori

Grano duro, stime in rialzo per i maggiori Paesi produttori

La crescita mondiale è calcolata in un +3,2%

ROMA, 16 maggio 2018, 14:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Cresce di un +3,2% la produzione mondiale di grano duro per un aumento di tonnellate pari a 38,5 milioni. La stima è della società di ricerca Areté diffusa in occasione della seconda edizione dei Durum Days, l'evento internazionale che vede riunita tutta la filiera del grano duro e della pasta in programma a Foggia. L'andamento positivo - si spiega in una nota - è dovuto al forte recupero produttivo dei due grandi Paesi produttori del Nord-America, Canada e Stati Uniti, che insieme al Messico esportano oltre i ó del frumento duro. Nel dettaglio i ricercatori sostengono che in Canada l'aumento produttivo stimato è del 15%, cifra- aggiungono che raddoppia negli Stati Uniti, in cui si prevede un incremento pari ad un + 38% delle semine. Dall'analisi emerge inoltre che l'Unione europea e il Canada produrranno nel 2018/19 circa il 46% di tutta la produzione mondiale. Emerge infine che nella sola Europa è previsto un calo produttivo del -5,5%, ma nel complesso in tutta l'area del Mediterraneo si prefigura un buon andamento colturale, grazie all'apporto produttivo del nord Africa, in leggera crescita (+1,9%) rispetto allo scorso anno.

Ancora fluttuanti, invece, le stime produttive per l'Italia a causa dell'andamento climatico anomalo registrato nelle principali aree cerealicole nazionali. Il Crea stima un leggero calo delle superfici seminate (1,28 milioni di ettari, dati Istat) e una produzione di 4,24 milioni di tonnellate, in linea con il 2017

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza