Potrebbe essere la tecnica Crispr, quella che fa il 'taglia e incolla' del Dna, a salvare il cioccolato dalle insidie dei cambiamenti climatici. Ne sono convinti i ricercatori dell'università di Berkeley, che hanno appena annunciato un progetto per realizzare varianti delle piante di cacao resistenti ai parassiti, che sono resi più aggressivi dal clima.
"Stiamo sviluppando delle tecnologie basate sul Crispr per alterare il Dna del cacao e farlo diventare più resistente sia alle malattie virali che ai funghi - spiega Brian Staskawicz, direttore del progetto che è finanziato in parte dall'azienda Mars -. Anche se non sono oggetto diretto del piano, anche i cambiamenti climatici minacciano il cacao, e ridurranno significativamente la quantità di terreno disponibile per le coltivazioni, anche se non lo porteranno all'estinzione. La maggioranza del cacao è prodotta in Africa occidentale, e ridurre le aree di produzione ulteriormente potrebbe aumentare la diffusione delle malattie".
Entro il 2050, affermano alcune ricerche, le piante di cacao dovranno essere coltivate circa 300 metri più in alto per riuscire a sopravvivere. La tecnica Crispr utilizza un enzima altamente selettivo per tagliare il Dna in corrispondenza del gene voluto, e in questo caso sarà diretta verso quelli che rendono la pianta così fragile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA