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Pasta Day:Coldiretti,festa pure per nuova etichetta origine

Pasta Day:Coldiretti,festa pure per nuova etichetta origine

'E' il momento dei marchi con grano 100% italiano'

ROMA, 25 ottobre 2017, 12:13

Redazione ANSA

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"Quest'anno si festeggia l'arrivo dell'etichetta Made in Italy che obbliga ad indicare la provenienza del grano utilizzato come chiede l'81% dei consumatori secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole". E' quanto afferma la Coldiretti, in occasione del World Pasta day che si festeggia in tutto il mondo il 25 ottobre. "Si tratta di un provvedimento - prosegue Coldiretti - per garantire maggiore trasparenza negli acquisti ai consumatori e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione che ha causato la drastica riduzione delle semine".

"Una risposta anche alle domande dei cittadini come dimostra - sottolinea la Coldiretti - il prepotente ritorno dei grani nazionali antichi come il Senatore Cappelli e la decisa svolta nazionalista della pasta con la nascita e la rapida proliferazione di marchi e linee che garantiscono l'origine italiana al 100% del grano impiegato. Una scelta anche a tutela della salute perchè in Italia è vietato l'utilizzo del glifosato sul grano in preraccolta". "Con l'etichetta - prosegue Coldiretti - arriva un giusto riconoscimento del lavoro di oltre trecentomila aziende agricole italiane che lo coltivano. L'Italia è il principale produttore europeo e secondo mondiale di grano duro, destinato alla pasta con 4,3 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 1,3 milioni di ettari che si concentra nell'Italia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano circa il 40% della produzione nazionale. Gli italiani sono i maggiori consumatori mondiali di pasta con una media di 23,5 chili all'anno pro-capite ma l'Italia si conferma leader anche nella produzione industriale, con 3,2 milioni di tonnellate, davanti a Usa, Turchia e Brasile".

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