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Coldiretti, scatta raccolta olive Marche con -30% olio

Coldiretti, scatta raccolta olive Marche con -30% olio

Previsti 25 mila quintali. Colpa siccità, ma qualità elevata

ANCONA, 09 ottobre 2017, 10:56

Redazione ANSA

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E' scattata la raccolta di olive nelle Marche in un'annata segnata dalla siccità, tanto che si stima un calo della produzione di circa il 30% rispetto alla media storica. A darne notizia è la Coldiretti regionale, secondo cui il raccolto 2017 dovrebbe attestarsi intorno ai 25 mila quintali. Rispetto alle previsioni di un mese fa, le piogge autunnali sembrano aver leggermente migliorato la situazione - osserva l'organizzazione agricola -, ma il raccolto sarà comunque notevolmente ridotto, pur se leggermente sopra i livelli del 2016, quando le olive si erano più che dimezzate. Il calo si deve principalmente alla siccità che ha colpito le Marche, con un crollo delle precipitazioni nei mesi da giugno ad agosto che è arrivato oltre l'80% nel confronto con l'andamento stagionale e temperature record, fino a 4,8 gradi in più. In una situazione dove la stragrande maggioranza degli ettari coltivati non è dotata di impianti di irrigazione - aggiunge Coldiretti -, il caldo e la mancanza di pioggia hanno causato la cascola delle olive e impedito la crescita dei frutti. La situazione varia considerevolmente da provincia a provincia e da zona a zona. Nel Pesarese ad esempio si segnala un calo più ridotto, intorno al 15%, mentre nell'Ascolano e nel Fermano si arriva al 40%. Ma anche all'interno degli stessi territori si vivono situazioni differenti. In alcune aree dell'interno, ad esempio, si segnala una maggiore produzione grazie al fatto che le temperature sono state più basse rispetto alla costa, ma in altre le gelate primaverili hanno fatto crollare i raccolti. La buona notizia è che il caldo di fatto cancellato gli attacchi della mosca olearia, e la qualità dell'olio marchigiano 2017-2018 sarà dunque elevatissima. Secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat, le aziende olivicole nelle Marche sono circa 22 mila su una superficie di circa 10 mila ettari di oliveti, con 160 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, le aziende sono oltre un migliaio, per una superficie di circa 2.200 ettari. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 20 milioni di euro, mentre quello dell'export ammonta a 2,4 milioni di euro. Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop), oltre ad alcune varietà inserite nell'elenco dei prodotti agroalimentari della tradizione (Coroncina, Mignola, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia, Raggiola, Sargano di Fermo).

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