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Chef Berton, boom "restaurant tour",cucina tira quanto Duomo

Chef Berton, boom "restaurant tour",cucina tira quanto Duomo

Non siamo più solo lasagne e pizza, ma creiamo nuova economia

ROMA, 04 ottobre 2017, 15:59

Redazione ANSA

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Andrea Berton, in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Berton, in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Berton, in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

 - "In tanti, e sempre più spesso, vengono a Milano per vedere cosa c'è di nuovo nei ristoranti. Cenano da me, e mi raccontano di aver prenotato anche da Cracco o da Aimo e Nadia, ad esempio, con un programma di '4 stellati in 4 giorni'. Oggi esiste un turismo enogastronomico nelle nostre città d'arte impensabile solo dieci anni fa. Si viene per il Duomo, quanto si viaggia per capire cosa c'è di nuovo. A riprova che la cucina di qualità muove un turismo ricco e destagionalizzato che sa creare nuova economia". A dirlo è lo chef Andrea Berton, patron dell'omonimo ristorante una stella Michelin a Milano, anzi nella nuova Milano tra i grattacieli di Porta Garibaldi.

"Nel mondo gli italiani non sono più quelli che fanno solo lasagne e pizza - ha detto lo chef, a margine dei lavori di giuria alla finale nazionale del Bocuse d'Or - il lavoro che stiamo facendo è dimostrare che la cucina è professionalità, dedizione, tenacia. Oggi il cuoco deve essere anche un buon comunicatore, e - secondo Berton - deve essere un imprenditore dell'accoglienza in grado di offrire, a tavola, una esperienza di benessere a 360 gradi, dal gusto all'accoglienza.

Attira molto questa forma di cultura, e c'è molto interesse tra i giovani, anche italiani. Per gli stranieri l'Italia e la sua cucina sono un mito.

La ristorazione ha finora vissuto di luce riflessa rispetto alle città d'arte, ora dobbiamo essere supportati dalle istituzioni - è l'appello di Berton - nel comunicare che la cucina è diventata una importante leva turistica. Serve un supporto di comunicazione che metta i nostri luoghi di lavoro tra le mete da visitare, e servono forme di stage e di alternanza scuola/lavoro da rendere più adatti al nostro settore".(ANSA)

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