Secondo il Rapporto, se nel 2015 il giro d'affari si attesta a 34,8 mld di euro con una leggera flessione (-3,6% sul 2013) - legata al calo dei prezzi e alla contrazione dei consumi (soprattutto per latte, carne e zucchero) - rimane invece stabile l'occupazione (+0,4%) e il monte complessivo delle retribuzioni. Nel 2015 sono 4.722 le imprese attive associate, con 90.542 addetti e 771mila adesioni. Il primato per fatturato generato spetta alla zootecnica da carne (9,2 mld di euro di fatturato nel 2015, pari al 27% di quello della cooperazione agroalimentare italiana associata), seguono l'ortofrutta (8,4 mld, pari al 24% del fatturato totale), specializzata nella valorizzazione di prodotto fresco e trasformato e il lattiero-caseario (6,4 mld, 18%).
Rispetto allo scorso rapporto - secondo Nomisma emerge - un complessivo consolidamento delle dimensioni medie delle imprese che ha portato le cooperative ad aumentare il fatturato medio (da 7,2mln a 7,4 mln) e il numero medio degli addetti (da 18,3 a 19) nel triennio 2013-2015.
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