/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Legumi toccasana, ma produzione Italia calata 80% in 50 anni

Legumi toccasana, ma produzione Italia calata 80% in 50 anni

Anno internazionale leguminose Onu, Mipaaf serve più ricerca

ROMA, 07 ottobre 2016, 15:57

Redazione ANSA

ANSACheck

Mercato ortofrutticolo della Balduina a Roma. Una cassetta di fagioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercato ortofrutticolo della Balduina a Roma. Una cassetta di fagioli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mercato ortofrutticolo della Balduina a Roma. Una cassetta di fagioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Garantiscono la sicurezza alimentare mondiale e l'equilibrio dell'ecosistema, eppure in Italia le coltivazioni di fagioli, ceci, fave, piselli e lenticchie, i legumi da granella, sono crollate in 50 anni dell'80%. Una situazione che potrebbe essere invertita investendo sempre di più nella ricerca, visto che questi alimenti rappresentano la principale fonte di proteine, ricchi di vitamine e sali minerali, considerati 'la carne dei poveri'. E' il messaggio lanciato nel convegno organizzato dalla vicepresidente della Camera, Marina Sereni per celebrare l'Anno internazionale delle leguminose voluto dall'Onu per il 2016, al quale hanno partecipato, tra gli altri, vari istituti di ricerca, con il vice ministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero. Rappresentando la principale fonte di proteine, sono prodotti ricchi di vitamine e sali minerali considerati a ragione 'la carne dei poveri'. ''Dobbiamo tornare a produrre le leguminose - ha detto il vice ministro Andrea Olivero - importanti sotto un profilo alimentare, fanno infatti parte della nostra dieta mediterranea, ma anche ambientale, visto che la coltivazione aiuta la fertilizzazione dei suoli; da qui la necessità di investire sempre di più nella ricerca e saper trasmettere al mondo agricolo i risultati concreti, cosa che stiamo facendo con il Crea''. E a proposito di ricerca è stato presentato il progetto 'Bean_Adapt' dell'Università Politecnica delle Marche (Univpm) e finalizzato a identificare le basi genetiche di oltre 10 mila varietà di fagiolo in Ue e in America. ''Il nostro obiettivo è migliorare le piante e distribuire direttamente agli agricoltori semi e informazioni, grazie alla collaborazione della Banca del Germoplamsa del Cnr di Bari'', ha detto Roberto Papa, professore di Genetica agraria e coordinatore del progetto, nel ricordare che Umberto Eco diceva diceva che i fagioli hanno salvato l'Europa dalla fame e dalla malnutrizione''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza