Il rigidissimo sistema di controlli della Cooperativa di Arborea ha, infatti, accertato la tossicità del latte prima ancora che fosse scaricato dalle autocisterne e neanche una goccia di quei 30 mila litri di latte è entrata in produzione.
Nessun allarme, quindi, per i consumatori, ma sono subito scattate le procedure per scoprire come e perché sia potuto accadere che il latte prodotto da alcuni allevamenti, distribuiti tra Arborea e il resto dell'Isola, sia stato contaminato da queste aflatossine. Sotto accusa sono le farine di mais, provenienti in gran parte dall'estero, utilizzate per l'alimentazione del bestiame, ma solo gli esami che saranno svolti dagli Istituti Zooprofilattici potranno confermare il sospetto.
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