Confonde il consumatore e può creare
allarmismo l'inchiesta realizzata da Altroconsumo sui dodici
prodotti di grandi marche tra merendine, biscotti, latti per la
prima infanzia e patatine fritte consumati da bambini e
adolescenti, tutti con olio di palma, che conterrebbero
contaminanti a rischio (3-MCPD e GE) nelle quantità abitualmente
consumate, superando la dose giornaliera tollerabile indicata
dall'Efsa. Lo fa sapere, in una nota, l'Unione Italiana per
l'Olio di Palma Sostenibile, secondo la quale i test non sono
attendibili. ''L'indagine - si legge nella nota - avrebbe dovuto
porre a confronto prodotti contenenti vari oli e grassi vegetali
e animali, dal momento che tali sostanze si formano nella
raffinazione e, in generale, nel trattamento termico di tutti
gli oli e i grassi sia vegetali che animali; solo cosi si
sarebbe potuto offrire un contributo obiettivo e completo,
soprattutto ai consumatori''.
L'Unione fa notare che nell'inchiesta sono stati analizzati
solamente prodotti con olio di palma; che mancano le indicazioni
sul metodo di analisi utilizzato e sul laboratorio coinvolto e
che vengono date indicazioni ai consumatori di non comprare più
prodotti contenenti olio di palma. Inoltre, l'Unione fa presente
che l'inchiesta di Altroconsumo rischia di non aiutare il
consumatore a capire come stanno le cose, non fornendogli
informazioni obiettive sulla base della quali farsi una propria
idea sul tema, anche perchè l'Efsa, nel suo recente parere
tecnico destinato alla Commissione Europea e non al consumatore,
ha preso in considerazione i contaminanti ''3MCPD e GE'' e non
l'olio di palma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA