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In Italia 400mila lavoratori nel caporalato, 80% stranieri

In Italia 400mila lavoratori nel caporalato, 80% stranieri

Per lo Stato 600 milioni di euro l'anno di mancato gettito

23 febbraio 2016, 13:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- ROMA - Sono 400 mila i lavoratori coinvolti nel caporalato in Italia di cui l'80% sono stranieri con un salario giornaliero inferiore del 50% rispetto a quello previsto dai contratti nazionali pari a circa 25/30 euro per più di 12 ore lavorative.
E' quanto emerso dal forum "Attiviamo Lavoro - Le potenzialità del lavoro in somministrazione per il settore dell'agricoltura" organizzato da The European House - Ambrosetti per conto di Assosomm(Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro) in corso a Roma presso la Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi.
Inoltre il fenomeno del caporalato produce per lo Stato un mancato gettito contributivo di circa 600 milioni di euro l'anno e detiene nel Mezzogiorno un monopolio nell'attivita' di mediazione con un aumento anche al centro e al nord. I distretti agricoli in cui si pratica il caporalato sono 80: in 33 si sono riscontrate condizioni di lavoro considerate "indecenti" e in 22 condizioni lavorative di "grave sfruttamento". Inoltre almeno 100 mila lavoratori soffrono di un disagio abitativo e ambientale: solo nell'estate 2015 sono state almeno 10 le vittime del caporalato. Il 72% dei lavoratori presenta malattie che prima dell'inizio della stagione lavorativa non si erano manifestate; il 64% non ha accesso all'acqua corrente; il 62% dei laboratori stranieri impegnati nelle stagionalità agricole non ha accesso ai servizi igenici; solo il 60% degli addetti al settore agricolo sono formati su salute e sicurezza. Così Rosario Rasizza, presidente di Assosomm afferma che "sono essenziali la massima trasparenza, tramite l'accessibilità ai contrattatti commerciali, buste paga semplici e chiare dove il lavoratore riesca a controllare il valore economico effettivo di un'ora di lavoro, la rimodulazione di alcune disposizioni del CCNL per renderle più confacenti al settore dell'agricoltura e la presenza in loco di qualificati dipendenti della struttura delle Agenzie".

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