Secondo i due rappresentanti, infatti, non serve aiutare solamente una regione ma occorre sostenere tutta la situazione non con misure spot sul breve periodo. "La Sardegna - ha precisato Scalacci - ha fatto emergere con forza la fragilità complessiva di un settore che rischia il tracollo, oltre a rappresentare un pericolo per la tutela dell'ambiente e il presidio del territorio". Scalacci ha quindi ricordato alcune azioni messe in campo dalla Toscana per il sostegno degli allevatori, come la firma di un protocollo d'intesa con le categorie interessate, rappresentanze, cooperative e consorzi per affrontare le difficoltà del settore. Altro problema sollevato è la frammentazione nel settore, "sul quale servirebbe un intervento normativo e un sostegno economico da parte dello Stato. Se è vero che c'è un'importante attività intorno ai Consorzi della produttori della denominazione di origine probabilmente occorre sviluppare organizzazioni dei produttori su modello, ad esempio, dell'ortofrutta". Quanto, infine, alle soluzioni annunciate fino ad ora, l'assessore ha fatto notare le difficoltà di ordine burocratico che hanno gli allevatori ovicaprini nel tracciare i loro animali nel sistema del Sian.
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