Limitare l'uso dei vecchi
biocarburanti di prima generazione provenienti da colture
alimentari e incentivare quelli di seconda generazione, più
sostenibili, prodotti da scarti e residui agricoli. E' quanto
prevede la proposta di direttiva sulle energie rinnovabili
contenuta nel maxipacchetto 'energia pulita' Ue.
Per i primi fissa un limite per i trasporti al 3,8% al 2030
invece dell'attuale 7%, mentre i biofuel avanzati vedranno
crescere progressivamente la loro presenza nelle miscele di
carburante fino a raggiungere il 6,8% nel 2030. L'obiettivo è
"eliminare gradualmente l'impiego di biofuel di prima
generazione - spiega il vicepresidente della Commissione Ue
Maros Sefcovic - per aumentare l'uso di quelli di seconda
generazione".
Per le biomasse impiegate per la generazione di elettricità e
calore si introducono di criteri di sostenibilità, ovvero
gestione sostenibile delle foreste e rispetto della
biodiversità. Non è consentito il sostegno pubblico a impianti
di elettricità da biomasse salvo a tecnologia di cogenerazione
ad alta efficienza.
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