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Da Settimo la cucina romana sa essere contemporanea

Da Settimo la cucina romana sa essere contemporanea

Noel firma restyling Sofitel Roma, chef D'Alessio il menu

ROMA, 26 agosto 2019, 16:42

Redazione ANSA

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Da Settimo la cucina romana sa essere contemporanea, i suppli di DAlessio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Settimo la cucina romana sa essere contemporanea, i suppli di DAlessio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Da Settimo la cucina romana sa essere contemporanea, i suppli di DAlessio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche un tempio dell'art de vivre francese, il Sofitel Roma, abbraccia la cucina romana. Da "Settimo", ristorante panoramico dell'hotel riaperto nei pressi di Via Veneto il primo luglio dopo un restyling in chiave "giungla urbana" firmato dall'archistar Philippe Noel, gli ingredienti della campagna attorno alla Capitale e del litorale trovano una gustosa e autentica interpretazione del menu firmato dallo chef Giuseppe D'Alessio. Salernitano d'origine, romano d'adozione, dopo diverse esperienze all'estero e nelle cucine del vicino Hotel Eden, propone ora una cucina del territorio, legata alla stagionalità usando prodotti locali scelti con grande cura e ordinati giorno per giorno per garantire massima freschezza. "La sostenibilità - sottolinea D'Alessio - è negli arredi ma soprattutto nella cucina con prodotti locali, a km zero. E nei prezzi alla portata anche delle nuove generazione che con entusiasmo qui scoprono il sapore del vitello tonnato e dei fiori di zucca alla ricotta".

Nella terrazza panoramica che dal Pincio arriva fino a San Pietro e al Gianicolo anche il calendario delle proposte è roman-style: giovedì gnocchi e sabato trippa, per dire. A colpire è il mix tra i sapori di una volta e l'ambientazione all'avanguardia, per un indirizzo di ristorazione e del bere miscelato già scoperto e frequentato da giovani e clientela internazionale.

La cucina è espressa, al bando le tanto abusate cotture a bassa temperatura per una riscoperta di lunghe cotture, pietanze servite calde, sapori d'antan. Piatti vincenti il tortello ripieno di coda alla vaccinara ed il saltimbocca alla romana. Anche i supplì non hanno nulla a che fare coi famigerati "mappazzoni" dei concorrenti a Masterchef ma sanno esprimere il sapore del pomodoro, e del ragu' di tre diverse carni. Porzioni congrue, come tradizione nella cucina romana, e servizio informale, casual, rendono questa realtà un nuovo indirizzo dove tornare.

Anche per un dopo cena con uno dei cocktail firmati dal barman Stefano Franzon. Da Settimo il Milano Torino corretto al cetriolo e arancia ben si abbina alla crostata di ricotta e visciole servita con un gelato alla fragola, frutti di bosco e mini meringhe.

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