Arriva la prima guida per esportare
il Made in Italy nel mondo dedicata a piccoli e grandi
produttori e imprenditori del settore agroalimentare. Una sorta
di prontuario completo per tutte le aziende che non possono
accedere ai grandi servizi internazionali di marketing. Si
chiama 'Marketing dei Prodotti Enogastronomici all'Estero' il
libro presentato oggi a Roma nella sede della Cia-Agricoltori
Italiani, dalle tre autrici Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli
e Rita Lauretti.
Tanti i consigli contenuti nel libro, da come trovare buyer e
importatori ma anche come partecipare a fiere, eventi, concorsi,
e come gestire gli aspetti logistici, dalle spedizioni agli
sdoganamenti. Grande spazio viene riservato alla figura
dell'export manager che porta le eccellenze enogastronomiche
Made in Italy all'estero, con un'attenzione particolare alle
produzioni artigianali, di nicchia, e commercializzate dalle
Pmi; centrale, ovviamente, anche il ruolo della comunicazione e
dei social.
Un mercato che offre ancora tante opportunità, basti pensare
che l'Italia esporta meno di 200 prodotti, a fronte dei 5.847
tra denominazioni e cibi tradizionali che rappresentano le tante
eccellenze dei territori e meritano di essere conosciute.
''Obiettivo del volume - ha spiegato il direttore della Cia
Rossana Zambelli intervenuta alla presentazione - è in linea con
la filosofia del nostro Piano di promozione internazionale per
le imprese agricole associate, ideato in partnership con Ice,
Gambero Rosso International, Centro Studi Anticontraffazione e
Studio Valdani e Vicari. L'export agroalimentare tricolore ha
raggiunto nel 2016 il record di 38 miliardi di euro, ma il
potenziale è pari quasi al doppio della cifra''.
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