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Un grande falò dà il benvenuto alla Sagra Castagna Canterano

Un grande falò dà il benvenuto alla Sagra Castagna Canterano

28 e 29 ottobre, montagne di caldarroste e piatti tipici

23 ottobre 2017, 15:35

Redazione ANSA

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Sagra della castagna a Canterano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sagra della castagna a Canterano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sagra della castagna a Canterano - RIPRODUZIONE RISERVATA

- ROMA - Dal caminetto dei nonni al grande falò in piazza, il passo sarà breve. Ci si sentirà davvero a casa a Canterano, dove la Sagra della Castagna rappresenta l'appuntamento conviviale per eccellenza, con il fuoco preparato per le caldarroste che scalderà l'atmosfera e riunirà tutti intorno a sé per un intero fine settimana. L'appuntamento è fissato per sabato 28 e domenica 29 ottobre nel grazioso borgo incastonato sotto gli Appennini in provincia di Roma, che celebrerà la stagione autunnale all'insegna della familiarità e dei sapori tipici della tradizione contadina.

Nell'Alta Valle dell'Aniene le castagne hanno rappresentato per tanti secoli una delle fonti primarie di sostentamento per intere generazioni di lavoratori della terra; quello che oggi è un piccolo peccato di gola da concedersi in particolari periodi dell'anno, nelle sue innumerevoli varianti di preparazione ha avuto in passato la stessa importanza del riso e del pane. Ad attendere i visitatori alla Sagra - all'interno di un comodo stand al coperto - saranno le prelibate caldarroste del posto insieme ad altri piatti della tradizione come la "pizza de raniturcu" condita con broccoli e salsiccia, la pasta e fagioli e il dolce di castagne, con il corposo vino rosso che legherà tutti questi sapori. Lo stand gastronomico sarà aperto sabato a pranzo e a cena, e domenica dall'ora di pranzo in poi, finché l'ultimo visitatore non avrà lasciato Canterano, tra spettacoli musicali e folcloristici che contribuiranno a rendere unica l'atmosfera.

Abitato da meno di 400 persone, il paese si affaccia sulla conca del fiume Aniene, e permette di ammirare dall'alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata; nelle giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Canterano è circondato inoltre da una natura incontaminata con boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a viti, olivi, e nocciole: un paradiso naturale che in questo periodo si veste degli spettacolari colori dell'autunno. Il paese è immerso in un territorio dalle origini antichissime le cui radici affondano nella popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell'Aniene.

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