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Natale: cenone senza sprechi, le 'dritte' dello chef Alciati

Natale: cenone senza sprechi, le 'dritte' dello chef Alciati

Rivalutare uova e investire su sottovuoto,dice stellato Piemonte

ROMA, 17 dicembre 2015, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Soltanto in Italia, ogni anno una famiglia spreca 49 chilogrammi di cibo (in particolare frutta e verdura, pane e pasta), pari a circa 316 euro.

Per limitare i ''danni'' arriva un decalogo antisprechi a tavola a pochi giorni dal Natale mentre impazza la corsa agli acquisti, soprattutto alimentari, per preparare pranzi e cenoni pantagruelici dalla Vigilia all'Epifania. A stilare i consigli per un menu di Natale è lo chef stellato Ugo Alciati, del ristorante Guido nella riserva bionaturale di Fontanafredda a Serralunga d'Alba (Cuneo) che, dalla prenotazione obbligatoria ai metodi di conservazione alternativi, dimostra pratiche antispreco.

Ecco il decalogo:

1) Fare una lista del menu idealizzandolo prima di fare la spesa: prevenire è meglio di riciclare.

2) Pesare le quantità.

3) La quantità di cibo che una persona può mediamente consumare in un pasto senza appesantirsi è 600 grammi: ciò vuol dire che se il nostro menu di Natale è costituito da cinque portate, ognuna di esse dovrà aggirarsi sui 100/110 grammi a crudo, tenendo presente che tutti gli alimenti, a eccezione della carne (che invece perde circa il 30% del suo peso), aumentano di peso e volume una volta cotti. Con tante portate, di pasta ne bastano 50 grammi a testa.

4) Privilegiare il riso alla pasta per il gusto e perché si presta maggiormente al riuso.

5) Meglio avanzare un ingrediente, piuttosto che un piatto cucinato.

6) Imparare a conservare gli alimenti nella maniera corretta.

7) Sottovuoto ok come mezzo di conservazione e anche come strumento di cottura light e veloce. Merita l'investimento.

8) Abituarsi a fare la spesa una volta alla settimana e non una volta al mese.

9) La qualità è più importante del risparmio: se non sono per tartufo, caviale o aragosta, meglio optare per piatti più semplici e tradizionali, purché di stagione.

10) Le uova sono il prodotto da rivalutare. ''Sono duttili e malleabili, buone in qualunque versione, costano poco ma possono essere facilmente condite anche in modo "vip", per esempio con il caviale o il tartufo'' conclude lo chef.

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