I promotori dell'iniziativa puntano senza mezzi termini ad influenzare le decisioni che Ministero dell'Ambiente e Regione si apprestano a prendere, forse già stasera, in merito al calendario di prelievo dei ricci nella stagione ormai imminente.
"Le 9.300 firme che abbiamo raccolto in soli sette giorni - spiegano - sono il segno di un sentimento diffuso e spontaneo di chi è stufo di stare impotente a guardare di fronte a un assalto che dura da decenni e chiedono regole nuove e severe che servano a salvare i ricci e di conseguenza, a lungo termine, anche i ricciai e la stessa attività di pesca".
"Sono le firme - aggiungono i promotori - di chi guarda senza illusioni ma con grande attenzione a ogni possibile proposta che vada in direzione della concreta tutela dei ricci come il fermo biologico o la chiusura annuale di intere aree a rotazione per consentire il ripopolamento".
"Saranno gli atti concreti attesi per i prossimi giorni a certificare se le istituzioni a Cagliari e a Roma quest'anno saranno più sensibili alla salvaguardia dell'ecosistema mare o alla cattura di consenso elettorale come è stato finora".
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