Tante forme di schiavitù che
affliggono il mondo della pesca, dal non rispetto dei diritti
umani come la pesca pirata, al lavoro minorile e forzato al
traffico di esseri umani. E' questo il focus su cui punteranno i
riflettori Fao e Vaticano in occasione della Giornata Mondiale
della pesca del 21 novembre. Nel corso dei lavori che si
terranno lunedì alla Fao, verrà lanciato un appello ai paesi,
alle organizzazioni internazionali e di categoria e
all'industria ittica per lavorare insieme per promuovere i
diritti umani e garantire un lavoro dignitoso in questo
fondamentale settore economico e di produzione alimentare, che
genera ogni anno 135 miliardi di dollari.
Un'iniziativa molto apprezzata da Fabrizio De Pascale,
segretario nazionale della Uilapesca, che già nel 2012 ha
avviato una serie di studi proprio sul rapporto tra pesca
illegale e rispetto dei diritti del lavoro. ''E' un evento senza
precedenti - commenta - che vede la Chiesa di Papa Francesco
intervenire, ancora una volta per prima e con forza, sulla
realtà drammatica della violazione dei diritti umani e del
lavoro nel settore''.
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