Secondo gli esperti del portale a essere nel mirino sarebbero, in particolare, sia alle normative che hanno già superato il vaglio della Commissione europea sia i progetti normativi già notificati a Bruxelles e ancora in attesa del via libera.
Tra essi si citano per quanto riguarda la normativa italiana il decreto interministeriale 9.12.16 sull'origine del latte; per la Francia quelli sull'origine del latte, e delle carni impiegate come ingredienti di altri prodotti; per la Lituania sul latte. E ancora per l'Italia lo schema di decreto sull'origine del grano; per il Portogallo quello sul latte, come anche per la Grecia (con l'aggiunta della carne di coniglio); per la Finlandia quelli su latte e carni utilizzate in altri prodotti. "Già a novembre 2016 i rappresentanti di Stati Uniti e Nuova Zelanda, in occasione dell'ultimo incontro del Comitato TBT dell'Organizzazione mondiale del Commercio - afferma Dario Dongo, giurista alimentare - avevano espresso serie preoccupazioni in merito alle disposizioni nazionali in materia di origine e al loro potenziale impatto sul mercato internazionale delle commodities alimentari".
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