L'export agroalimentare made in Italy
in Russia ha perso oltre 1,2 miliardi negli ultimi sei anni a
causa dell'embargo che ha colpito un'importante lista di
prodotti europei, con il divieto all'ingresso di frutta e
verdura, formaggi, carne, salumi e pesce, come ritorsione alle
sanzioni europee per l'intervento in Crimea. E' quanto emerge da
un'analisi della Coldiretti, secondo cui l'agroalimentare
italiano è l'unico settore tuttora colpito direttamente
dall'embargo deciso nel 2014 e più volte rinnovato. Una misura
che ha portato al completo azzeramento delle esportazioni in
Russia dei prodotti presenti nella lista nera, dal Parmigiano
Reggiano al Grana Padano, dal prosciutto di Parma a quello San
Daniele, ricorda la Coldiretti, nel far presente che il settore
agroalimentare non può continuare ad essere merce di scambio nei
contenziosi politici ed economici, anche in considerazione del
pesante impatto che questo comporta, soprattutto alla luce delle
tensioni legate all'emergenza Covid.
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