E' un Natale che strizza l'occhio alla
sostenibilità ambientale nella scelta d'acquisto di prodotti
alimentari "essenziali". Il comportamento è adottato dal 78% dei
consumatori in Italia. Il dato, che riguarda l'intero arco delle
feste di fine anno, emerge dallo studio "European Food
Responsibility Study", realizzato da Ibm e Morning Consult.
L'analisi, che ha coinvolto Italia, Spagna e Regno Unito (Uk), è
stata finalizzata a rilevare il grado di conoscenza, le
abitudini e la sensibilità dei consumatori in materia ambientale
e alimentare. Dal report sul comportamento di spesa emerge nello
specifico che l'88% degli italiani tende a porre maggiore
attenzione alla provenienza degli alimenti, in particolare per
quanto riguarda l'origine etica e responsabile. E il 63% dei
consumatori, secondo lo studio Ibm e Morning Consult, non si
lascia scoraggiare da un innalzamento dei prezzi di acquisto, se
questi sono indice di una provenienza responsabile del cibo.
Dalla ricerca risulta poi che il 75% ha a cuore il tema degli
sprechi alimentari e il 53% ha affermato di prediligere
l'acquisto presso catene della distribuzione che adottano
iniziative volte a ridurre lo spreco alimentare. In particolare,
le etichette biologiche o non Ogm renderebbero più probabile
l'acquisto di un articolo. Infine, 9 su 10 intervistati
ritengono che sarebbe molto o relativamente prezioso disporre di
alimenti tracciabili attraverso la blockchain.
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