A sostenere le quotazioni è il boom delle paste 100% di grano italiano, sottolinea la Coldiretti, ma anche il crollo delle importazioni dal Canada per le preoccupazioni relative all'uso del glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate in Italia. Il risultato è che quest'anno mancheranno all'appello oltre 1 milione di tonnellate di frumento duro nel bilancio produttivo mondiale, secondo le previsioni del ministero dell'Agricoltura canadese che si attende un raccolto mondiale di 36,7 milioni di tonnellate, il 3,5% in meno rispetto al dato di produzione dell'ultima annata. Quanto all'accordo triennale tra Fai e pastificio Casa Milo prevede per il grano duro un prezzo minimo garantito che tiene conto dei costi di produzione e un premio qualità per i coltivatori per arrivare a coprire un fabbisogno di oltre 7 milioni di chili. Le migliori varietà di grano duro selezionate dalla Società italiana sementi dei Consorzi Agrari d'Italia verranno coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che, spiega Coldiretti, produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.
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