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Cultura dell'olio di oliva cresce in Russia e nel mondo

Cultura dell'olio di oliva cresce in Russia e nel mondo

Industria vede crescere del 40% vendite nel Paese degli zar

ROMA, 24 maggio 2018, 18:45

Redazione ANSA

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A due anni dall'apertura della prima filiale a Mosca, il Gruppo Salov, proprietario dei marchi Sagra per il mercato italiano e Filippo Berio leader all'estero, è già diventato il secondo importatore di olio d'oliva in Russia e il primo italiano. Lo segnala, in una nota, l'industria alimentare, con sede a Lucca, nel sottolineare che ''all'ombra del Cremlino, la performance in termini di volume è cresciuta del 40% rispetto agli anni precedenti il 2016. Un risultato ancor più importante se si considerano le grandi difficoltà che le esportazioni verso la Russia hanno attraversato negli ultimi anni. Il Gruppo Salov è riuscito ad allargare la presenza dei suoi prodotti in tutte le catene federali acquisendo nuovi clienti di spessore, come le catene Pyaterochka e Magnit nel solo 2017. A livello di performance nella distribuzione organizzata, nel bimestre Dicembre 2017/Gennaio 2018, l'azienda ha raggiunto la prima posizione sia a valore (12%) che a volume (13,6%) (fonte Nielsen) e prevede a breve di penetrare ancor più in profondità inserendo i suoi prodotti nelle catene regionali e locali della distribuzione. Anche il settore foodservice è funzionale alla crescita. Il 2018 è stato inaugurato da un accordo strategico stipulato con la società Dolce & Salato, incaricata dell'inserimento dei prodotti presso le grandi catene fast e slow food e del fine dining. In pochi mesi, gli Chef di Eataly, Il Forno, Chaikona, White Rabbit, Semifreddo, Shokoladnitsa e utilizzano l'olio Filippo Berio in cucina. Il modello di business applicato in Russia, come negli altri Paesi in cui Salov è leader dell'olio italiano (Usa e Uk), non si è basato solo su numeri e dati, ma è stato soprattutto un impegno culturale. Per questo è stata avviata anche una nuova partnership con l'agenzia Rose che si occuperà di organizzare iniziative volte ad ingaggiare e fidelizzare i consumatori, con l'obiettivo primario di diffondere la cultura dell'olio di oliva, nell'ambito di una dieta sana e di uno stile di vita tipicamente italiano a cui i russi guardano con interesse.

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