Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ristorazione cresce ma la fama è legata a chef, non al brand

Ristorazione cresce ma la fama è legata a chef, non al brand

Economista, pensare alla successione, marchio deve sopravvivere

ROMA, 09 ottobre 2017, 14:42

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - L'alta cucina è un settore in crescita e, alla vigilia della presentazione delle guide gastronomiche, si presenta in gran fermento, col primo congresso dell'associazione "Ambasciatori del gusto", aperto a Roma dalla presidente Cristina Bowerman e dal consigliere Carlo Cracco, e col maxi raduno di chef stellati alla selezione nazionale del Bocuse d'Or che ha scelto Martino Ruggieri come candidato italiano agli Europei per la prima volta ospitato in Italia, a giugno 2018 a Torino.

"Il settore cresce - ha detto Severino Salvemini, economista dell'Università Bocconi intervenuto al forum degli "Ambasciatori del gusto" - ma, come nella moda e nel design, si comunica molto la creatività e il valore simbolico, poco il valore dell'impresa e del brand nella ristorazione".

In un momento in cui gli chef sono accolti dal pubblico come rockstar, a giudizio dell'economista, "i cuochi dovrebbero presentarsi come aziende e non come persone fisiche. La sfida è passare dalle stelle al firmamento. Occorre poi pensare un po' di più alla successione. Fare impresa è costruire un patrimonio - ha concluso Salvemini - che può essere tramandato. Ma gli chef dovrebbero agire più da imprenditori che da creativi, mostrando più sensibilità ai temi e economici e stringendo alleanze coi portatori di capitale, dalle banche ai big della filiera agroalimentare".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza