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Utenti dei social a caccia di like come animali affamati

Utenti dei social a caccia di like come animali affamati

Studio, agire su meccanismo di ricompensa contro l'abuso

MILANO, 01 marzo 2021, 12:38

Redazione ANSA

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Sui social network si va a caccia di 'like' come animali affamati in cerca di cibo: gli utenti delle piattaforme come Facebook e Instagram, infatti, pubblicano i loro contenuti seguendo strategie mirate a massimizzare i commenti positivi, spinti dallo stesso ancestrale meccanismo della ricompensa che determina comportamenti simili negli animali come i topi. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dall'Università di Amsterdam in collaborazione con il Karolinska Institute di Stoccolma e le università di Boston e Zurigo.

 "I risultati indicano che il coinvolgimento nei social media segue principi basilari di apprendimento per ricompensa che sono trasversali a diverse specie", spiega il neuroscienziato David Amodio, docente presso le università di Amsterdam e New York.

"Questa scoperta ci aiuta a capire perché i social media dominano la vita quotidiana di molte persone e ci fornisce nuovi elementi, derivati dalla ricerca sul meccanismo di ricompensa e sulla dipendenza, per affrontare l'uso problematico di questi strumenti online".

I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver analizzato oltre un milione di post pubblicati da oltre 4.000 utenti di piattaforme social come Instagram. Hanno così scoperto che le persone seguono strategie volte a massimizzare i commenti positivi, ovvero pubblicano di più quando ricevono molti 'like' mentre pubblicano meno quando cala il gradimento. Modelli computazionali dimostrano che questo comportamento rispecchia i meccanismi di apprendimento per ricompensa che rinforzano certe azioni attraverso un meccanismo di premialità. La molla psicologica è la stessa che spinge i topi in gabbia ad agire su una leva per ottenere cibo, premendola tanto più spesso quanto più cibo riescono a ottenere.

La teoria è stata poi confermata anche grazie a un esperimento online, nel quale gli utenti di una piattaforma social simile a Instagram potevano postare dei meme ricevendo in risposta dei 'like': come previsto, anche in questo caso i post erano più frequenti quanto erano più numerosi i 'mi piace' ottenuti.

   

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