/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Facebook non espelle chi nega Olocausto

Facebook non espelle chi nega Olocausto

Insorge Anti-Defamation League, ha obbligo morale di farlo

NEW YORK, 19 luglio 2018, 17:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Negare l'Olocausto è "profondamente offensivo", ma questo tipo di contenuti non va vietato da Facebook. Lo afferma l'amministratore delegato del social network, Mark Zuckerberg, spiegando che Facebook rimuove contenuti se si traducono in danni reali, fisici o in attacchi a individui.

"Non penso che la nostra piattaforma dovrebbe rimuovere" questi post o commenti, "perché penso che ci sono diverse cose su cui le persone sbagliano. E non penso che sbaglino intenzionalmente", ha spiegato Zuckerberg in un'intervista a ReCode: "E' difficile mettere in dubbio la volontà e capirla. Semplicemente, per quanto siano ripugnanti alcuni esempi, la realtà è che anch'io a volte sbaglio quando parlo in pubblico", ha aggiunto in modo quasi profetico. La polemica è immediata.

L'Anti-Defamation League ritiene che Facebook abbia "l'obbligo morale e etico" di non consentire alla gente di disseminare idee sulla negazione dell'Olocausto sulla sua piattaforma. "La negazione dell'Olocausto è una tattica ingannevole volontaria, deliberata e che va avanti da tempo da parte degli anti semiti che è senza dubbio odiosa, dolorosa e pericolosa", ha spiegato il Ceo Jonathan Greenblat.

Di fronte all'ondata di critiche per l'intervista a Recode, Zuckerberg è costretto a chiarire: "c'è una cosa su cui voglio essere chiaro. Ritengo la negazione dell'Olocausto profondamente offensiva, e non volevo assolutamente difendere le persone che lo negano", chiarisce. Ma le parole di Zuckerberg, che arrivano una settimana dopo che Facebook ha confermato che Infowars (un sito che diffonde teorie cospirazioniste) rimarrà sulla piattaforma, sono destinate a far discutere.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza