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Coronavirus: esperti italiani testano app per tracciamenti

Coronavirus: esperti italiani testano app per tracciamenti

Nel team il fisico Foresti e l’esperto privacy Vaciago

ROMA, 19 marzo 2020, 18:40

Redazione ANSA

ANSACheck

Smartphone © ANSA/EPA

Smartphone © ANSA/EPA
Smartphone © ANSA/EPA

Un’app che se installata sul telefono aiuta a ricostruire i movimenti delle persone positive al coronavirus e di chi è entrato in contatto con loro. La sta sviluppando un gruppo di esperti italiani, non è ancora scaricabile dagli store digitali e ci sono contatti con il governo "ma al momento non c’è nulla di nuovo", spiega all’ANSA Luca Foresti, fisico e amministratore delegato della rete di poliambulatori specialistici Centro medico Santagostino.

All’applicazione stanno lavorando, oltre al Centro medico Santagostino, anche Giuseppe Vaciago, avvocato ed uno dei maggiori esperti nella protezione dei dati sensibili in Italia e le società tecnologiche Jakala, Bending Spoons e Geouniq.

"Vogliamo costruire un sistema tecnologico che possa andare nelle mani delle istituzioni per aiutarle a gestire la crisi, tenuto conto del fatto che non sarà breve e avrà una crescita, è importante avere strumenti che permettono di tracciare cosa succede sul territorio", aggiunge Foresti.  

La tecnologia alla base dell'app permette, a partire dai dati georeferenziati e anonimi, di individuare movimenti e interazioni delle persone, raccoglie un loro diario clinico come l'insorgenza della febbre e altri sintomi, e sulla base delle informazioni georeferenziate ad esempio capisce, molto prima dell'arrivo in ospedale, che in una zona c'è un focolaio. Il tracciamento, inoltre, permette di comprendere con quali persone il soggetto è entrato in contatto e se è scattata l'auto-quarantena.

"Le persone che scaricano e installano l'app sul cellulare diventano un nodo di raccolta di dati georefrenziata che aiuta tutti ma aiuta anche il singolo individuo ad avere informazioni puntuali su se stesso. Più persone ce l'avranno più l'app avrà un ruolo pubblico che farà capire tante cose", sottolinea Foresti

"La privacy è tutelata - aggiunge - perché l'app è solo un punto di contatto tra il sistema e le persone senza rivelare dati personali, la stiamo testando e ci stiamo muovendo in modo rapido anche se ci sono tanti passaggi di tipo tecnologico e istituzionale. Nella situazione che sta vivendo l'Italia ci è sembrato un elemento da mettere in pista e lo stiamo facendo con le migliori competenze sul mercato. Il tempo è fondamentale in questo momento, è un momento delicato in cui devono parlare i fatti", conclude Foresti.

 

 

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