BRUXELLES - Stangata da 997 milioni di euro per Qualcomm, accusata dalla Ue di aver abusato della sua posizione dominante pagando miliardi di dollari alla Apple affinché non si servisse da altri produttori di chip. "Qualcomm ha illegalmente tenuto fuori i suoi rivali dal mercato per oltre cinque anni", ha spiegato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, sottolineando come il comportamento abbia negato ai consumatori e ad altre società scelta e innovazione".
L'azienza farà "immediatamente ricorso al Tribunale dell'Unione europea". "Siamo certi che l'accordo (con Apple, ndr) non violasse le norme antitrust dell'Unione Europea né pregiudicasse il mercato né danneggiasse i consumatori europei - dichiara Don Rosenberg, executive vice president e general counsel di Qualcomm -. Crediamo che ci siano gli estremi per un riesame del caso e inizieremo subito l'iter dell'appello".
.@Qualcomm to pay fine of €997 mio. They illegally shut out rivals from market of LTE baseband chipsets for over 5 years. Misuse of dominant position. Don’t.
— Margrethe Vestager (@vestager) 24 gennaio 2018
I chip che produce Qualcomm, il più grande produttore al mondo, consentono a smartphone e tablet di collegarsi alla rete cellulare e sono usati sia per la trasmissione di dati e voce. Ci sono anche altri produttori, come Intel, che ha provato a competere con Qualcomm. Nel 2011, Qualcomm ha fatto un accordo con Apple, impegnandosi a versarle somme significative a condizione che si approvvigionasse da lei per i chip degli iPhone e degli iPad.
L'accordo fu rinnovato nel 2013, esteso fino alla fine del 2016, e chiariva che i pagamenti sarebbero finiti se Apple avesse commercializzato un prodotto con chip forniti da un rivale di Qualcomm. Non solo: Apple avrebbe dovuto restituire la maggior parte dei pagamenti ricevuti in passato se avesse cambiato fornitore. "Questo significa che ai rivali di Qualcomm veniva negata la possibilità di competere per il business significativo di Apple, indipendentemente da quanto il loro prodotto fosse buono", spiega la Commissione.
Vi sono dei documenti, spiega, Bruxelles, che dimostrano come Apple fosse tentata di passare ad Intel. E la condizione posta da Qualcomm "è stata un fattore materiale per cui ha deciso di non farlo". Solo a settembre 2016, quando l'accordo stava per scadere, e il costo del cambio era limitato, Apple ha cominciato in parte a rifornirsi da Intel. La multa rappresenta il 4,9% del fatturato di Qualcomm del 2017, e tiene in considerazione la durata dell'infrazione.
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