In futuro ci saranno sistemi di sblocco degli smartphone sempre più sofisticati - dall'impronta digitale alla scansione oculare - ora si ricorre alla password o ai disegnini da fare sullo schermo 'touch', opzione prevista dal sistema operativo Android. Secondo una ricerca norvegese, anche questa opzione originale non sarebbe al riparo da attacchi hacker, perché il 77% degli utenti compone sempre il suo segno di sblocco partendo da un angolo.
Il sistema del "segno" di sblocco fu introdotto da Google con Android in alternativa al "pin" numerico, consentendo all'utente di scegliere un "disegno", unendo dei punti che compaiono sul display. Tali codici, però, secondo l'indagine svolta dalla ricercatrice Marte Loge dell'Università di Scienza e tecnologia della Norvegia, sono comunque troppo prevedibili. Proprio come le password "12345" o "qwerty". Dalla sua indagine - presentata nei giorni scorsi a Las Vegas, come riporta ArsTechnica - è emerso che quasi la metà di utenti (44%) compone il segno iniziando dal punto nell'angolo in alto a sinistra dello schermo. Il 77% parte da uno degli angoli.
In media i codici si compongono di 5 punti, spesso anche di soli 4. Per lo più con una progressione da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso, altro fattore ricorrente che agevola i tentativi di indovinare la combinazione.
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