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Arriva microchip che imita il cervello

Arriva microchip che imita il cervello

Ha un milione di neuroni elettronici e 256 milioni di sinapsi

ROMA, 08 agosto 2014, 19:57

Redazione ANSA

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Il chip cognitivo che sa imitare il cervello umano (fonte:IBM Research) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il chip cognitivo che sa imitare il cervello umano (fonte:IBM Research) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il chip cognitivo che sa imitare il cervello umano (fonte:IBM Research) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha un milione di neuroni elettronici, oltre 256 milioni di connessioni sinattiche artificiali, contiene 4.096 processori, un'architettura in grado di svolgere operazioni complesse molto rapidamente e consuma pochissima energia: è il nuovo chip cognitivo 'TrueNorth', che imita il cervello umano, progettato da Ibm, i cui dettagli sono spiegato nello studio pubblicato sulla rivista Science. "Questo chip rappresenta una nuova architettura" spiega Dharmendra Modha, coautore dello studio. Secondo i ricercatori ha un incredibile potenziale e potrà essere usato negli occhiali per chi ha la vista danneggiata, diagnosi mediche per immagine in grado di rilevare i primi segni di una malattia, e auto senza conducente.

E' il primo chip 'neuro-sinattico' al mondo, il più grande chip mai realizzato finora dall'azienda, con 5,4 miliardi di transistor e consuma solo 70 milliwatt di energia, molto meno energia dei chip tradizionali. E' stato modellato e progettato dopo che i ricercatori sono riusciti riusciti a concentrare in un microprocessore delle dimensione di un francobollo le capacità del cervello umano e quelle dei supercomputer. A differenza degli attuali processori, che funzionano su meri calcoli matematici basati su un'architettura antiquata, risalente al 1945, questo chip è stato pensato per imitare il modo in cui il cervello umano riconosce gli schemi, affidandosi a reti fittamente interconnesse di transistor simili ai network dei neuroni umani. Il risultato è un processore in grado di capire l'ambiente, gestire le ambiguità e prendere decisioni e agire in tempo reale, che l'IBM definisce come una "versione miniaturizzata e primitiva del cervello umano".
   

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