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La medusa che sembra una busta di plastica

La medusa che sembra una busta di plastica

Inseguita da quasi 60 anni. Il primo video

16 maggio 2018, 20:56

Redazione ANSA

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Deepstaria Enigmatica (fonte: Gruber et al./American Museum Novitates) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Deepstaria Enigmatica (fonte: Gruber et al./American Museum Novitates) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Deepstaria Enigmatica (fonte: Gruber et al./American Museum Novitates) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo incontro ravvicinato con la più sfuggente delle meduse: ha l'aspetto bizzarro che la rende simile a una busta di plastica e si chiama Deepstaria Enigmatica. Scoperta nel 1960, è stata chiamata così nel 1967 dal nome del sommergibile Deepstar 4000 del celebre esploratore marino Jacques Cousteau.

L'hanno incontrata al largo delle coste dell'isola San Benedicto, nell'Oceano Pacifico, i ricercatori del programma di esplorazione dell'ente americano per le ricerche sull'atmosfera e gli oceani, il Noaa, che la descrivono sulla rivista American Museum Novitates. Gli studiosi hanno utilizzato una telecamera ultrasensibile, sistemata all'interno di una sfera di vetro in maniera da poter catturare immagini pur nelle condizioni di scarsissima luce delle profondità dell'oceano.




A prima vista la medusa ha tentacoli non visibili e la sua grande campana può aprirsi fino a raggiungere il diametro di un metro, per cui si ritiene che la membrana permetta di catturare la preda in movimento, chiudendosi attorno ad essa appunto come una borsa.

La medusa, che non si è allontanata dal sommergibile, ha urtato la sfera di vetro che ospitava la telecamera e ha permesso ai ricercatori di osservare i canali che solcano la campana e che costituiscono l'apparato digerente della medusa.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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