Strumenti scientifici puntati sui giochi olimpici invernali di PyeongChang, in Corea del Sud, per mettere alla prova nuovi modelli di previsioni meteorologiche direttamente sulle piste, calcolando ad esempio quanta neve potrà cadere. E' quanto prevede il progetto International Collaborative Experiments for PyeongChang 2018 Olympic and Paralympic Winter Games, al quale partecipano 19 agenzie di ricerca di 11 Paesi.
"Siamo interessati all'Olimpiade in Corea del Sud perchè ci può aiutare a migliorare la nostra conoscenza della fisica della neve nelle aree montane e a progredire nell'accuratezza di osservazioni e modelli", ha spiegato Walt Petersen, fisico del Marshall Space Flight Center della Nasa ad Huntsville. L'agenzia spaziale degli Stati Uniti partecipa infatti al progetto con 11 gli strumenti installati lungo le piste per misurare la quantità e il tipo di neve. In campo anche tecnici e ingegneri, come Manuel Vega, del Centro Goddard della Nasa, che osserva le sommità dei trampolini del salto con gli sci dalla terrazza dell'ufficio meteorologico sudcoreano, dove sarà più attento al gigantesco radar piuttosto che alle acrobazie degli atleti.
Obiettivo del progetto è analizzare le misure della neve a terra e nell'atmosfera per mettere a punto dati migliori per le previsioni atmosferiche. Si prevede di rilevare osservazioni e previsioni sulla neve in 16 diversi punti vicini ai luoghi delle gare e poi inoltrarle agli ufficiali di gara per tenerli informati sulle condizioni atmosferiche in arrivo.
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