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Difesa dagli asteroidi, il nanosatellite Milani consegnato all'Esa

Difesa dagli asteroidi, il nanosatellite Milani consegnato all'Esa

Per la missione Hera per lo studio dell'impatto della sonda Dart

TORINO, 15 marzo 2024, 14:33

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica del cubesat Milani con l 'asteroide Didimos (fonte: Asi, Esa) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Milani, il nanosatellite progettato e sviluppato dalla torinese Tyvak International, è stato consegnato oggi all'Agenzia spaziale europea per essere integrato nel satellite madre Hera per la più importante missione di difesa planetaria nello spazio profondo. Milani avrà infatti il compito di analizzare i risultati dell'impatto della sonda Dart sull'asteroide Dimorphos, che ruota intorno all'asteroide Didymos, avvenuto nel 2022 e immortalato da un altro nanosatellite italiano, LiciaCube. La missione aveva lo scopo di deviare la traiettoria del piccolo asteroide alterandone l'orbita, così da verificare l'efficacia di un sistema di protezione della Terra.
    "Sarà la prima volta che un cubesat italiano orbiterà intorno a un asteroide" sottolinea Giuseppe Santangelo, managing director di Tyvak. Ian Carnelli, Esa project manager di Hera, evidenzia come "anche per noi è la prima volta di una missione di questo tipo nello spazio profondo in modo così innovativo. È stata scritta una pagina di storia dell'esplorazione spaziale".

    Il lancio di Hera è previsto il 7 ottobre dalla Florida e viaggerà per 2 anni prima di arrivare 'in prossimità' dell'asteroide. Le operazioni dureranno poi 6 mesi. "Obiettivo - spiega Margherita Cardi, responsabile del programma Milani - è aiutare la missione Hera a capire come è fatto un asteroide e come è stato modificato dall'impatto, analizzando anche la polvere prodotta. E' il primo satellite così piccolo che orbiterà intorno a un asteroide per fare scienza". L'obiettivo, conclude il ceo di Tyvak, Fabio Nichele, "era costruire il miglior satellite per la difesa planetaria e lo abbiamo raggiunto". 

"Capire la struttura interna dell'asteroide Dimorphos "è cruciale per capire come è fatto", ha detto Santangelo. I nuovi dati potranno infatti "aggiungere nuove informazioni ai modelli esistenti e in questo modo permetteranno di valutare le prossimi missioni di difesa planetaria". Un altro obiettivo scientifico della missione, ha aggiunto, è verificare la possibilità di comunicazioni fra il satellite Milani con il suo satellite compagno e con il satellite madre Hera. Un'altra sfida, poi, è sperimentare il sistema di propulsione a gas freddo che per la prima volta permetterà a un piccolo satellite di avvicinarsi a un asteroide.

Dedicato al matematico Andrea Milani, al quale si deve la nascita del centro dell'Esa per il monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra, il cubesat sarà anche "il primo satellite dell'Esa per lo spazio profondo e il primo italiano a orbitare intorno a un asteroide", ha osservato Cardi. Delle dimensioni di circa 20 centimetri per 30 esclusi i pannelli solari, è una prova di quanto si possa fare grazie alla miniaturizzazione, equipaggiato com'è con quattro strumenti scientifici più i componenti necessari ad alimentarlo, il sistema di propulsione nato in Italia a Padova e l'unità di comunicazione.

"Dimostrare che si possa fare una missione come Hera con un satellite di questa taglia - ha rilevato Santangelo - apre le porte a moltissimi studi". Per il futuro si potrebbero immaginare, per esempio, grandi astronavi madri che veicolano piccoli satelliti con compiti diversi, attorno ad asteroidi oppure attorno a stazioni spaziali.   

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