L'Australia si unisce ai paesi
dotati di un'agenzia spaziale dedicata, che entrerà in funzione
il primo luglio prossimo con uno stanziamento governativo di 41
milioni di dollari australiani (26 milioni di euro - 1 dollaro =
0,63 euro), a cui si aggiungerà il sostanziale contributo del
settore privato. Sarà diretta per il primo anno di operazioni
dall'ex scienziata capo dell'ente federale di ricerca Csiro,
Megan Clark.
Ne ha dato oggi l'annuncio a Perth la ministra per
l'innovazione Michaela Cash, secondo cui l'agenzia potrà
capitalizzare sull'industria aeronautica da 420 miliardi di
dollari australiani e creare migliaia di posti di lavoro
hi-tech. "E' un'opportunità straordinaria di aumentare la nostra
presenza nell'economia spaziale globale", ha detto Cash.
"Le tecnologie spaziali aprono opportunità per molte
industrie, dalle comunicazioni all'agricoltura, dall'industria
mineraria all'estrazione di petrolio e gas", ha aggiunto la
ministra. Non è stata però ancora annunciata la sede
dell'agenzia.
Un rapporto appena completato per il governo federale sotto
la direzione di Megan Clark stima che l'economia del settore
spaziale australiano aveva un valore di 3,94 miliardi di dollari
nell'anno finanziario 2016/16, di cui l'88% contribuito dal
settore privato. L'agenzia si pone "l'ambizioso obiettivo di
triplicare la grandezza dell'industria spaziale entro il 2030 a
12-12 miliardi di dollari, e di accrescere la sua quota del
settore spaziale globale".
"L'Australia è nel momento perfetto per assicurarsi una parte
sostanziale del mercato perché il settore è in continuo
sviluppo. Siamo ben piazzati geograficamente per le
comunicazioni e per i siti di lancio", ha detto Clark.
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