/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperto un minerale 'alieno' nascosto in un meteorite

Scoperto un minerale 'alieno' nascosto in un meteorite

Mai visto prima in natura,sarebbe nato da una collisione cosmica

04 settembre 2019, 11:52

Redazione ANSA

ANSACheck

Il meteorite ritrovato nel 1951 vicino alla città australiana di Wedderburn (fonte: Rodney Start, Museums Victoria, CC BY) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il meteorite ritrovato nel 1951 vicino alla città australiana di Wedderburn (fonte: Rodney Start, Museums Victoria, CC BY) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il meteorite ritrovato nel 1951 vicino alla città australiana di Wedderburn (fonte: Rodney Start, Museums Victoria, CC BY) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un minerale 'alieno', mai visto prima in natura, è stato scoperto all'interno di un meteorite di 210 grammi ritrovato poco fuori la città australiana di Wedderburn. Il minerale, chiamato 'edscottite', è una rara forma di carburo di ferro: probabilmente nato da una collisione cosmica, è stato ufficialmente riconosciuto dall'Associazione mineralogica internazionale (Ima), dal momento che l'unica forma nota finora era la sua controparte sintetica ottenuta durante il processo di fusione del ferro. A descriverlo per la prima volta è lo studio pubblicato sulla rivista American Mineralogist dal ricercatore Chi Ma del California Institute of Technology (Caltech).

Questa è l'ultima di una lunga serie di ricerche condotte sul sasso spaziale fin dal giorno del suo ritrovamento, avvenuto nel 1951. La roccia, rossa e nera, è stata infatti sezionata ed esaminata così tante volte che dell'esemplare originale ne resta ormai solo un terzo, conservato tra le collezioni dei Musei di Victoria in Australia. I risultati ottenuti finora avevano rivelato la presenza di oro e ferro, insieme ad altri minerali rari come la troilite e la camacite.

La lista ora si allunga con la scoperta della edscottite, chiamata così in onore dell'esperto di meteoriti Edward Scott, dell'Università delle Hawaii. Il suo ritrovamento è un evento significativo, se si considera che finora sono stati scoperti circa 600.000 minerali in laboratorio e meno di 6.000 in natura, come spiega l'esperto Stuart Mills dei Musei di Victoria. Quale sia l'origine del minerale alieno di Wedderburn, però, ancora non è noto: secondo una prima ipotesi, potrebbe essersi formato in condizioni di temperatura e pressione estreme all'interno del cuore di un antico pianeta, poi distrutto dalla collisione con un altro corpo celeste.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza