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Il primo catalogo delle onde gravitazionali

Il primo catalogo delle onde gravitazionali

Comprende 11 eventi

04 dicembre 2018, 09:45

Redazione ANSA

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Due buchi neri che emettono onde gravitazionali, osservate da rilevatori terrestri (fonte: S. Ossokine, A. Buonanno (Max Planck Institute for Gravitational Physics) / Scientific visualization: W. Benger (Airborne Mapping Hydro GmbH) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Due buchi neri che emettono onde gravitazionali, osservate da rilevatori terrestri (fonte: S. Ossokine, A. Buonanno (Max Planck Institute for Gravitational Physics) / Scientific visualization: W. Benger (Airborne Mapping Hydro GmbH) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Due buchi neri che emettono onde gravitazionali, osservate da rilevatori terrestri (fonte: S. Ossokine, A. Buonanno (Max Planck Institute for Gravitational Physics) / Scientific visualization: W. Benger (Airborne Mapping Hydro GmbH) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Compilato il primo 'catalogo' delle onde gravitazionali: contiene 11 eventi osservati rivelatori americani Ligo e dell'europeo Virgo, descritti sul sito Arxiv, che traccia gli articoli scientifici prima della revisione in vista della pubblicazione ufficiale. "Abbiamo rivelato dieci segnali di onde gravitazionali emessi dalla fusione di coppie di buchi neri di massa stellare, e un segnale prodotto dalla fusione di un sistema binario di stelle di neutroni", ha detto Viviana Fafone, responsabile nazionale dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) per la collaborazione Virgo.

Ciò significa che dall'analisi dei dati raccolti nei primi due periodi di osservazione sono emersi altri quattro eventi, rispetto a quelli annunciati a partire dal 2016. Tra questi c'è GW170729, la sorgente di onde gravitazionali più massiccia e distante mai osservata: la fusione di due buchi neri avvenuta circa 5 miliardi di anni fa. La sorgente indicata con la sigla GW170817 si riferisce alle prime onde gravitazionali mai osservate provenienti dalla fusione di due stelle di neutroni: è stato l'evento che ha dato inizio all'era dell'astronomia multimessaggera, dove gli oggetti cosmici sono osservati simultaneamentegrazie a segnali di tipo diverso.

"Il primo catalogo degli eventi di onde gravitazionali è fondamentale per il passaggio allo studio sistematico delle sorgenti di onde gravitazionali", ha rilevato Giovanni Prodi, coordinatore dei gruppi di analisi dati di Virgo. "A pochi anni dalle prime rivelazioni - ha aggiunto - abbiamo così iniziato a svelare le caratteristiche dei buchi neri di massa stellare che popolano l'universo". 

Il catalogo è pronto ad arricchirsi in vista del ritorno in attività dei rivelatori Ligo e Virgo, previsto per la primavera 2019, alla conclusione di lavori di potenziamento, che aumenteranno la capacità di osservazione .di questi strumenti.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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