/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pioppi mangiaplastica, la assorbono con le radici

Pioppi mangiaplastica, la assorbono con le radici

Lo dimostra una ricerca italiana

15 luglio 2019, 11:21

Redazione ANSA

ANSACheck

I pioppi sono dei “mangiaplastica”: le loro radici, infatti, sono in grado di assorbire e accumulare i principali composti inquinanti, gli ftalati (fonte: Istituto di Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I pioppi sono dei “mangiaplastica”: le loro radici, infatti, sono in grado di assorbire e accumulare i principali composti inquinanti, gli ftalati  (fonte: Istituto di Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I pioppi sono dei “mangiaplastica”: le loro radici, infatti, sono in grado di assorbire e accumulare i principali composti inquinanti, gli ftalati (fonte: Istituto di Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I pioppi sono dei "mangiaplastica": le loro radici sono infatti in grado di assorbire e accumulare i principali composti inquinanti, gli ftalati, eliminandoli dall'ambiente. Lo dimostra una ricerca tutta italiana pubblicata sulla rivista Environmental Science and Pollution Research e guidata Francesca Vannucchi, dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Lo studio pone le basi anche per approfondire il meccanismo con cui queste sostanze tossiche vengono degradate all'interno dei tessuti vegetali. Gli ftalati sono micro-inquinanti dagli effetti decisamente negativi sul funzionamento degli ecosistemi e sulla salute umana. Si tratta di una famiglia di composti chimici usati nell'industria delle materie plastiche, in particolare nel Pvc, per migliorarne flessibilità e modellabilità, ma trovano impiego anche in profumi, pesticidi, smalti per unghie e vernici.

La ricerca, cui ha collaborato anche l'Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, ha dimostrato che il pioppo della specie Populus alba Villafranca, potrebbe essere il candidato adatto per ridurre gli impatti negativi dovuti alla persistenza di questi composti nell'ambiente: le sue radici, infatti riescono ad assorbire e immagazzinare gli ftalati, confermando la grande tolleranza di questa pianta alle sostanze inquinanti. Ulteriori studi saranno necessari per capire come i composti vengono poi smaltiti e utilizzati all'interno dei tessuti vegetali.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza