"Non presenteremo un piano per
l'emergenza ma un progetto di riforme per il prossimo decennio.
Abbiamo l'opportunità di portare insieme riforme e investimenti,
siamo di fronte a un inedito". Lo ha detto il ministro della
Salute, Roberto Speranza, in audizione davanti alla Commissione
Affari sociali della Camera in merito alle priorità
nell'utilizzo del Recovery Fund.
"Limiti e difficoltà della sanità italiana non figli solo di
questa tempesta ma vengono da lontano. La pandemia ha
evidenziato problemi strutturali che nascono da lontano" e figli
degli "tagli degli anni passati", ha sottolineato. In primis è
"cambiato il contesto epidemiologico, con una società con più
anziani ha visto l'esplosione delle cronicità", "abbiamo livelli
di assistenza variegati" e "un ritardo nei processi di
digitalizzazione". Inoltre "negli anni passati è stata ridotta
l'assistenza ospedaliera ma senza aumentare quella sul
territorio". Investire sul territorio significa promuovere
l'idea di "sanità di prossimità, di una sanità circolare al cui
centro c'è il cittadino paziente". Territorio significa anche,
ha ricordato il ministro, investire su hospice, strutture di
riabilitazioni, strutture psichiatriche, rsa, così come servizi
di prevenzione. Tra le priorità evidenziate dal ministro in
audizione, "innovare in logica green le strutture sanitarie,
lavorare sulla sicurezza strutturale, sul recupero della
mobilità passiva tra regioni e sviluppare i servizi di emergenza
urgenza". Inoltre, dobbiamo anche trovare strumenti per attirare
investimenti da parte di aziende internazionali". Tutti i
progetti, ha concluso Speranza, "saranno caratterizzati da
elevati livelli tecnologici, teleassistenza e telemedicina".
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