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Per i ticket 50 euro a testa nel 2018 ma è giungla regionale

Per i ticket 50 euro a testa nel 2018 ma è giungla regionale

Report Gimbe, quasi 3 miliardi e +2,9% rispetto al 2017

ROMA, 24 luglio 2019, 18:53

Redazione ANSA

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SANITA ', TICKET - RIPRODUZIONE RISERVATA

SANITA ', TICKET - RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITA ', TICKET - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni cittadino italiano ha pagato quasi 50 euro di ticket nel 2018 per un totale complessivo di circa 3 miliardi di euro, e un aumento di quasi il 3% annuo, ma con differenze regionali tali da generare una vera e propria 'giungla dei ticket'. A fare il punto su quanto speso è un report dell'Osservatorio Gimbe.
    Complessivamente nel 2018 le Regioni hanno incassato per i ticket 2,968 miliardi (49 euro pro capite), di cui 1,608 miliardi relativi ai farmaci e 1,359 miliardi per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, incluse quelle di pronto soccorso. In particolare, nell'ultimo anno i ticket sono aumentati di 83,4 milioni (+2,9%), di cui 22,4 (+1,7%) per le prestazioni specialistiche e 61 (+3,9%) per i farmaci. Ma sono marcate le diversità regionali. Le Regioni prevedono, infatti, sistemi di compartecipazione alla spesa sanitaria, con un livello di autonomia che genera grandi differenze sia riguardo le prestazioni su cui vengono applicati, sia sugli importi da corrispondere, sia sulle regole per le esenzioni. 

In particolare, il range della quota pro capite totale per i ticket oscilla dagli 88 euro in Valle d'Aosta a 34 in Sardegna; per i farmaci l'importo varia da 36 euro in Campania ai 16 in Piemonte, mentre per le prestazioni specialistiche si passa da 64 euro della Valle d'Aosta a 8,5 della Sicilia. "Introdotta come moderatore dei consumi - ricorda il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria si è progressivamente trasformata in un consistente capitolo di entrata per le Regioni, in un periodo caratterizzato da un imponente definanziamento della sanità pubblica". Una revisione dei criteri di compartecipazione è tra gli obiettivi fissati dalla Legge di Bilancio 2019 per la stesura del nuovo Patto per la Salute. In quest'ottica, conclude Cartabellotta, "è indispensabile uniformare a livello nazionale i criteri per la compartecipazione e le regole per le esenzioni. E, inoltre, al fine di arginare 'fughe' verso il privato, occorre pervenire ad un definitivo superamento del superticket per il quale sono già stati ripartiti 60 milioni".

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