"La nostra regione è riuscita a
garantire, sia pure con alcune difficoltà e ricorrendo a
ripetute chiamate telefoniche ai donatori, tutti gli interventi
e le terapie necessarie, incluse quelle destinate a pazienti
provenienti da altre regioni italiane". Lo fa sapere la
Struttura regionale di coordinamento trasfusionale dell'Usl
della Valle d'Aosta in merito alla carenza di sangue a livello
nazionale denunciata dall'Istituto superiore di sanità. Inoltre
sono rispettati "gli accordi programmati per la fornitura di
sangue alla regione Sardegna (oltre 600 unità cedute dall'inizio
dell'anno e 175 a giugno e luglio), la quale ha un fabbisogno
particolarmente elevato a seguito della presenza di numerosi
pazienti talassemici". Per questo "il nostro sentito
ringraziamento va quindi ai donatori di sangue e alle loro
associazioni e federazioni attive sul territorio regionale. A
loro va il nostro appello a rispondere alla chiamata per donare
sangue e plasma, tenuto conto che la situazione critica è
tuttora in corso".
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