I giovani sono sempre meno informati
sulla salute sessuale maschile e preoccupa il "pericoloso tam
tam di disinformazione sulla rete". Il monito arriva dalla
Società italiana di urologia (Siu), che oggi ha presentato la
seconda edizione della campagna 'Controllati', dal 1 giugno al
15 luglio, nell'ambito del mese della prevenzione urologica
nell'uomo.
"La situazione si è aggravata per l'aumento della
disinformazione o della 'falsa informazione' - afferma Roberto
Carone, presidente Siu - causata da fonti assolutamente non
attendibili, reperite casualmente sul web, o attraverso il
tam-tam di amici: secondo i nostri dati, ad esempio, solo il 10%
dei maschi con disfunzione erettile segue una terapia corretta.
Trascurato è anche il momento della diagnosi. E se circa l'85%
dei maschi over 70 dichiara di aver eseguito almeno una volta il
dosaggio del PSA, l'esame del liquido seminale resta ancora una
pratica poco comune e solo il 15% di italiani fra i 30 e i 50
anni lo ha effettuato una volta nella vita". La SIU con questa
campagna, sottolinea Carone, "intende dunque promuovere, sulla
linea di quanto si intraprende per la salute femminile, una
cultura verso la prevenzione anche al maschile, sensibilizzando
l'uomo ad adottare comportamenti corretti in tema di tutela
intima e sessuale, indipendentemente dall'età, e quanto più
precocemente possibile. La raccomandazione che, come SIU,
vogliamo rivolgere ai maschi italiani - avverte - è di non
recarsi dallo specialista solo alla comparsa del problema, ma di
scegliere presto il proprio medico e farsi monitorare
periodicamente, anche nel pieno benessere intimo e sessuale. Un
atteggiamento responsabile che consente di prevenire e sfruttare
tutte le opportunità che oggi la medicina offre". Un esempio dei
falsi miti sul web, rileva il segretario generale Siu Vincenzo
Mirone, è quello delle 'dimensioni' dell'organo sessuale: "Sono
sempre di più, almeno un 10%, i giovanissimi che si rivolgono
all'urologo perchè preoccupati delle ridotte dimensioni del
proprio organo sessuale. Un disturbo definito dismorfopenofobia,
ovvero la'paura di avere dimensioni minute o forme anormali, ma
in realtà - conclude - sono pochissimi quelli che realmente
presentano tali caratteristiche patologiche".
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