Per le persone con Leucemia
Mieloide Acuta (Lma) buone notizie: dopo che le cellule
leucemiche sono state eliminate con la chemioterapia,
l'assunzione di Azacitidina aumenta la sopravvivenza ed estende
il periodo di remissione. Questo è emerso da uno studio firmato
dalla dr. Germana Beltrami e il dipartimento di ematologia
dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova, pubblicato su
'The New England Journal of Medicine'. Ogni anno in Italia si
registrano 2 mila nuovi casi di Lma, soprattutto in persone con
più di 65 anni, quindi in condizioni cliniche non sempre
compatibili con i cicli di chemioterapia seguiti da trapianto di
cellule staminali. Lo studio clinico ha individuato un farmaco,
l'Azacitidina, adatto a tutti i soggetti, da assumere oralmente
in seguito ai cicli chemioterapici, come terapia di mantenimento
della remissione. L'Azacitidina agisce sul Dna come se fosse un
gomitolo da districare e ciò mette a nudo dei geni che regolano
l'origine e la sopravvivenza cellulare, a scapito di quelli che
fanno crescere le cellule malate: così facendo favorisce la
produzione di proteine anti-tumorali. "Generalmente nelle
persone con Lma viene indotta la remissione tramite una
chemioterapia di induzione - ha detto Beltrami - Per la prima
volta, questo studio sperimentale inserisce un'ulteriore fase
che consiste nella terapia di mantenimento: la somministrazione
per 24 mesi di Azacitidina induce una riduzione del rischio di
recidiva e un aumento della sopravvivenza in pazienti non
eleggibili, per età, a un trattamento più intensivo.
L'assunzione di Azacitidina è stata ben tollerata dai pazienti
che hanno riscontrato effetti collaterali gestibili al contrario
di quanto accadeva in passato, quando le terapie di mantenimento
studiate causavano una importante diminuzione del numero di
determinate popolazioni di cellule del sangue, senza dimostrare
efficacia in termini di sopravvivenza. Da oggi - conclude
Beltrami - si apre una nuova strada: ora si può proporre una
terapia di mantenimento anche a coloro che non potevano accedere
ad altri trattamenti".
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