"Non è stata una decisione
facile, perché fermare la didattica in presenza significa
privare i bambini, gli adolescenti e i giovani di un diritto
garantito dalla Costituzione e da tutte le leggi in materia.
Tuttavia, pur ritenendo le scuole luoghi che, tra tanti
pericoli, garantiscono comunque un certo grado di sicurezza, non
possiamo non tenere conto del carattere sempre più invadente del
Covid-19". Lo ha detto il presidente facente funzioni della
Regione Calabria Nino Spirlì in merito alla decisione di
emettere la nuova ordinanza di sospensione delle attività
didattiche in presenza nelle scuole calabresi di ogni ordine e
grado.
"Le scuole, come tutti gli altri edifici pubblici - prosegue
Spirlì - sono 'abitate' da esseri umani, i quali, molto spesso e
loro malgrado, sono trasportatori silenziosi di questo
pericolosissimo virus. Le famiglie, in questo momento
drammatico, devono essere tutelate, soprattutto in ambito
sanitario. Per cui chiedo a tutti collaborazione e pazienza:
solo così potremo uscire, tutti insieme, da questo tunnel".
Alla base della decisione di oggi ci sono anche gli esiti
della riunione tecnica di ieri con i direttori dei dipartimenti
di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali dove "è stata
rappresentata- si spiega nell'ordinanza - la problematica
connessa ai numerosi contagi di studenti e operatori scolastici,
che rischia di determinare un continuo aumento della diffusione
epidemica, atteso che le scuole, soprattutto quelle
dell'infanzia e primarie, rappresentano un luogo di aggregazione
in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è
complicato e la possibilità di trasmissione del contagio di
origine domiciliare è amplificata".
Inoltre, in numerosi ambiti territoriali, "i sindaci,
soprattutto dei capoluoghi di provincia - hanno, con propri
provvedimenti, disposto la sospensione delle attività didattiche
in presenza, di ogni ordine e grado". Anche studi scientifici
internazionali "evidenziano come la sospensione delle attività
scolastiche possa nel medio periodo ridurre tra il 15 ed il 24%
la capacità di riproduzione del virus".
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