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Dimessa prima paziente italiana trapiantata utero, sta bene

Dimessa prima paziente italiana trapiantata utero, sta bene

Monitoraggio prossimi mesi; altre sette pronte ricevere organo

ROMA, 10 settembre 2020, 12:14

Redazione ANSA

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Trapianti, sala operatoria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trapianti, sala operatoria - RIPRODUZIONE RISERVATA
Trapianti, sala operatoria - RIPRODUZIONE RISERVATA

ìE' tornata a casa dopo 17 giorni di ricovero ed è in ottime condizioni la paziente siciliana sottoposta al primo trapianto italiano di utero. Lo rende noto il Centro nazionale trapianti. La donna, 29 anni, affetta da sindrome di Rokitansky e nata senza l'organo, era stata operata a Catania il 21 agosto scorso da un'equipe di medici e operatori sanitari del Centro trapianti del Policlinico e dell'Ospedale Cannizzaro.Il trapianto era stato possibile grazie a una sperimentazione approvata dal Centro nazionale trapianti nel 2018. In seguito anche a questa esperienza, sono già 7 le nuove pazienti pronte a ricevere un utero. "Il decorso post-operatorio - evidenzia Pierfrancesco Veroux del Policlinico di Catania - ha mostrato la totale assenza di complicazioni. Non c'è stato nessun sanguinamento, frequente in questo tipo di trapianti, e l'organo risulta perfettamente perfuso, il che lascia ben sperare per il percorso successivo che porterà la paziente a cercare una gravidanza. Ora si apre una fase molto delicata: la signora resterà sotto stretto controllo clinico per i prossimi sei mesi, attraverso un monitoraggio dei livelli di immunosoppressione e delle eventuali infezioni opportunistiche alle quali tutti i trapiantati possono andare incontro".

 


"Continueremo con le biopsie periodiche - aggiunge Paolo Scollo, dell'Ospedale Cannizzaro - per verificare la tenuta del trapianto. A quel punto potremo iniziare il percorso di procreazione medicalmente assistita con gli ovociti prelevati alla paziente prima dell'intervento, per raggiungere l'obiettivo del trapianto: ovvero una gravidanza". "Il successo di questo primo tentativo - conclude il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo - è la conferma della bontà del protocollo e premia il grande lavoro delle equipe del Cannizzaro e del Policlinico di Catania, oltre che di tutta la rete trapiantologica italiana che ha collaborato alla ricerca della donatrice, in particolare i coordinamenti di Sicilia e Toscana.
In questo momento già 7 nuove pazienti sono pronte a ricevere un utero e altre 15 stanno completando l'iter valutativo per l'iscrizione in lista d'attesa".
   

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