Fare lavoro d'ufficio può far bene:
infatti, chi è dietro una scrivania, infatti, ha un minor
rischio di declino cognitivo rispetto a chi invece ha una
professione dove è più necessario lo sforzo fisico. A dirlo è
una ricerca condotta dall'Università di Cambridge che è stata
pubblicata sulla rivista scientifica International Journal of
Epidemiology.
Gli studiosi hanno analizzato 8.500 tra uomini e donne che
avevano, all'inizio del lavoro di analisi, tra i 40 e i 79 anni.
Nello studio è emerso che le persone senza qualifiche avevano
maggiori probabilità di avere lavori fisicamente attivi ma meno
probabilità di essere fisicamente attivi al di fuori del lavoro.
Un lavoro fisicamente inattivo (in genere, un lavoro da
scrivania) è associato, invece, a un minor rischio di declino
cognizione, indipendentemente dal livello di istruzione. Quelli
che avevano un lavoro manuale avevano un rischio quasi tre volte
maggiore di essere colpiti da un declino cognitivo rispetto a
chi faceva un'attività più da ufficio.
"Le persone che hanno un lavoro meno attivo, tipicamente
d'ufficio e alla scrivania, hanno ottenuto risultati migliori
nei test cognitivi, a prescindere dalla loro istruzione - ha
detto Shabina Hayat del Dipartimento di sanità pubblica e cure
primarie dell'Università di Cambridge - Ciò suggerisce che,
poiché i lavori alla scrivania tendono ad essere più impegnativi
mentalmente rispetto alle professioni manuali, possono offrire
protezione contro il declino cognitivo".
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